Visita allergologica: in cosa consiste
La visita è completamente indolore e non richiede particolare preparazione. Si consiglia di portare con sé eventuale documentazione di terapie in corso o esami precedenti.
La visita allergologica si struttura in più momenti. Indicativamente, nel momento iniziale si tiene la c.d. anamnesi, vale a dire che il medico analizza la storia clinica del paziente, i sintomi, nonché l’eventuale presenza di allergie in famiglia.
Questo è anche il momento nel quale lo specialista raccoglie informazioni sullo stato di salute generale del paziente, inclusa attività professionale svolta, attività fisica o sportiva, alimentazione, presenza di vizi come fumo o alcol, presenza di animali in famiglia e via dicendo.
Allergologia al Polisalute: a cosa serve?
La visita allergologica serve a valutare l’eventuale natura allergica dei sintomi del paziente, a prescrivere gli accertamenti allergologici utili per la diagnosi e a impostare una terapia.
Visita allergologica: Osservazione Clinica
L’allergologo analizza eventuali reazioni allergiche in corso e studia gli esami portati dal paziente, o può prescrivere altri esami (ad esempio quelli del sangue) nonché esami specifici (si pensi al patch test o al prick test, che permette di risalire chiaramente all’eziologia dell’allegria in modo da individuare la terapia corretta).
Esami diagnostici: quali sono?
» Visita medica non agonistica
» Visita Cardiologica
» Ecocardiogramma
» Elettrocardiogramma
» Holter 24/48H
Dinamico/Pressorio con strumentazione tecnologica all’avanguardia per una precisa e corretta diagnosi e valutazione cardiaca
Visita allergologica: quando farla?
Un individuo dovrebbe rivolgersi a uno specialista in Allergologia quando vede il proprio corpo reagire in maniera anomala a una sostanza ingerita, toccata o inalata e in questo caso si può parlare di allergia. L’allergia, quella vera, si manifesta quando il sistema immunitario ha una reazione esagerata verso sostanze normalmente inoffensive: in questo caso il corpo qualifica queste sostanze come “estranee” o, secondo il linguaggio medico, “allergeni”.
Il sistema immunitario crea anticorpi specifici verso gli allergeni corrispondenti già al primissimo contatto con la fonte di allergeni (sensibilizzazione), successivamente si sviluppa una risposta immunitaria (sintomi talvolta ripetuti e ravvicinati) in grado di cronicizzarsi. Pertanto, quanto prima si ricorre a misure preventive atte ad evitare e ridurre le reazioni allergiche, tanto prima verranno fermati lo sviluppo patologico e la cronicizzazione dell’allergia.
Un’ipersensibilità patologica del sistema immunitario può essere responsabile di numerosi sintomi quali:
- Shock anafilattico
- Naso gocciolante, raffreddore permanente, occhi che prudono o lacrimano
- Respiro affannoso, tosse, asma
- Rash cutanei, orticaria, gonfiori
- Problemi all’apparato digerente, diarrea
Esami diagnostici: quali sono?
» Visita medica non agonistica
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Professionista
Dott. Palmieri Roberto
Allergologia
Vanta di una grande esperienza come Allergologo presso il centro medico Polisalute