Pneumologia Milano

La Polisonnografia è l’indagine cardine per la diagnosi delle patologie correlate al sonno. È un esame non invasivo e viene seguito per monitorare durante il riposo notturno una serie di parametri fisiologici tra cui il livello di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca e la respirazione ecc. Tali parametri sono utili alla diagnosi di eventuali patologie che si evidenziano durante il sonno.
La polisonnografia viene eseguita in quei soggetti in cui si sospetta la presenza di disturbi del sonno (sindrome delle apnee notturne, narcolessia, russamento patologico, ecc ); l’esame inoltre può essere utilizzato anche per la verifica del piano terapeutico.

Come funziona

Nessun ago e nessuna cannula disturberanno il tuo sonno durante l’esame.
Per evitare problematiche connesse all’utilizzo di strumenti tradizionali, scomodi ed invasivi, abbiamo scelto tecnologie estremamente evolute che il SSN attualmente non dispone.

L’esame può essere effettuato comodamente a domicilio, senza che le condizioni di sonno standard vengano modificate e garantendo così il massimo comfort. In questo modo l’esame risulterà estremamente realistico e predittivo.
Siamo in grado di monitorare i seguenti parametri:
→ Saturazione dell’ossigeno
→ Frequenza cardiaca
→ Flusso di respirazione nasale e oronasale
→ Russamento
→ Posizione del corpo
→ Movimenti toracico-addominali
→ Tono arterioso periferico

La spirometria o anche esame spirometrico è un esame utilizzato per valutare la corretta funzionalità dei polmoni e dell’apparato respiratorio.
È un esame diagnostico non invasivo rapido e di facile esecuzione.

In particolare l’esame permette di valutare la quantità d’aria (il volume dei flussi) usata dal polmone sia durante la respirazione spontanea sia in condizioni di respirazione forzata.
La valutazione considera dei valori standard che variano a seconda dell’età, del sesso, dell’altezza e del peso del paziente.
La spirometria viene utilizzata principalmente per diagnosticare l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e altre condizioni che influenzano la respirazione.

La spirometria semplice serve a monitorare le malattie dell’apparato respiratorio. E’ un esame importate per verificare la quantità di aria che contengono i polmoni e come questa si muove attraverso i bronchi al fine di riconoscere eventuali malattie ostruttive come:

> broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
> l’asma
> verifica se i polmoni sono iperdistesi come nell’enfisema polmonare o ristretti, come nelle fibrosi del tessuto polmonare
> valutare la funzionalità respiratoria nei fumatori, per individuare il più precocemente possibile un eventuale danno funzionale dell’apparato respiratorio.

Per l’esame della spirometria semplice a domicilio non è necessario alcuna preparazione particolare, è un esame molto semplice non invasivo e indolore che dura pochi minuti. L’esame verrà eseguito direttamente dal nostro Pneumologo (il Dott. Mastropasqua ha infatti un’esperienza pluridecennale nell’effettuazione di tale esame) che si occuperà poi della refertazione.

Il bite anti-russamento è un utile rimedio per smettere di russare ma anche per contrastare altri problemi che si manifestano durante il sonno, come le apnee notturne o il bruxismo. Esistono diverse tipologie di bite anti-russamento; la soluzione migliore, però, rimane il bite personalizzato, modellato sulla dentatura del paziente da un odontoiatra esperto.

Russare di notte è un fenomeno molto fastidioso, per chi ne soffre ma anche per chi condivide la stessa stanza da letto con lui. Soprattutto, però, russare può essere la spia di patologie anche molto serie, che vanno trattate con attenzione, rivolgendosi a uno specialista. Inoltre, russare si traduce anche nell’impossibilità a dormire bene la notte, con conseguenze che si trascinano per tutta la giornata, con stanchezza, sonnolenza, affaticamento muscolare. In molti casi, sul russamento notturno incidono (e molto) la postura e conformazione della mandibola e la posizione dei denti. Infatti, se russare è la conseguenza di un difficoltoso passaggio dell’aria nelle vie respiratorie, la bocca è direttamente coinvolta e con essa tutto ciò che contiene, come lingua e denti. Non a caso, chi russa ha spesso problemi all’articolazione temporo-mandibolare (disturbi dell’ATM), oppure presenta malocclusioni, denti storti, palato stretto e altre situazioni affini.

In quest’ottica, il bite anti-russamento può rappresentare una soluzione al problema. È bene specificare, però, che il bite, a cui questo articolo di approfondimento è dedicato, non elimina la patologia che provoca il russamento ma interviene alleviando il sintomo. Per quello, è necessario rivolgersi ad uno specialista (come il medico otorinolaringoiatra).

Da un punto di vista pratico, il bite anti-russamento non è altro che una placca realizzata in resina che si applica sulle arcate dentali. L’effetto è molto simile a quello di un paradenti usato negli incontri di boxe. Può essere superiore, inferiore oppure interessare entrambe le file i denti. Ne esistono due tipologie principali: quelli che hanno il compito di far avanzare la lingua, spesso responsabile di una parziale ostruzione delle vie respiratorie, e quelli che provocano l’avanzamento mandibolare. In entrambe i casi, l’obiettivo è ricomporre il giusto equilibro fra le diverse parti della bocca per consentire un regolare afflusso dell’aria.